Santa Margherita e le sue sorgenti
La frazione di Santa Margherita è sorta nei pressi di quello che era un punto di riparo e protezione per pellegrini e viandanti, ovvero l'ospizio con torre fortificata voluto dall'allora vescovo di Trento, Federigo Vanga e fondato nel 1214. Si narra infatti che la zona di Santa Margherita fosse luogo di scorribande di banditi e ladroni, motivo per cui l'ospizio era stato costruito come un piccolo forte, di cui resta quale unica testimonianza la torre romanica. A metà dell'Ottocento la costruzione venne demolita per erigere la nuova chiesa dedicata a Santa Margherita, più adatta alle nuove esigenze di culto, nella quale la torre originale fu integrata come campanile, uno dei più antichi del Trentino. Alcuni storici locali hanno attribuito a Santa Margherita l'appellativo di "Ad Fontanas" per la ricchezza delle sorgenti presenti nella frazione. I brevi corsi d'acqua di quest'area sono il rio Rebus che nasce nella contrada di Sgardaiolo e ha carattere periodico che dipende dallo scioglimento delle nevi o dalle piogge; la sorgente Pozzon che attraversa il paese e diventa poi rio Remon; e infine la sorgente dei Corbei. L'abbondanza di acqua ha fatto sorgere nel paese diversi mulini: non a caso, infatti, una delle contrade della frazione è denominata Molini per la presenza in passato di queste costruzioni, importanti fonti di sussistenza per la comunità.